unmetroenovantasenzatacchi, la donna di gravettone

ACS      Antica Civiltà Sarda
Antica Civiltà Sarda
Una civiltà antica e trascurata, ignorata e negata.
Una terra dai 20mila Nuraghe, dalle migliaia di Tombe dei Giganti, Domus de Janas,
dolmen, menhir, car ruts, pietre scritte, cerchi su pietra...
La più antica civiltà navigatrice del mediterraneo, la Terra del Nuovo Inizio,
La Sardegna dove è nata la scrittura, e di cui cercheremo di raccontare la storia mai raccontata prima...
Janas Sardinia,
Quello che per gli altri popoli è mito, per i Sardi è storia...
Vai ai contenuti

unmetroenovantasenzatacchi, la donna di gravettone

ACS Antica Civiltà Sarda Circolo Di Ricerca Indipendente
Pubblicato da davide cocco in janas, donne sarde · Domenica 14 Ott 2018
Tags: deamadrejanassciamanemaistraspizieasciamadreanticaciviltàsarda
*unmetroenovantasenzatacchi..

un metro e novanta, senza tacchi,
guerriera,
madre,
24mila anni fa...
diconsi ventiquattromila anni fa...
sepolta con una cuffia in onore alla dea madre, o viceversa...
coscia lunga, e una vezzosa cavigliera ancora indosso..

poi non ho ragione...

le janas erano figlie della dea madre alata,
le janas erano bithias, pizias, le donne dalla doppia pupilla,
le janas erano madri della vita e della morte, erano guaritrici,
le janas erano bogadoras e akkabbadoras, esperte di erbe e veleni,
le janas erano navigatrici, cacciatrici, guerriere, erano ammazon,
le janas erano donne alte e focose che arrivavano dall'acqua, sh’ard
le janas erano shamua, sciamane, maistras tutrici dei popoli,
le janas erano jinaistesis, donne che percepiscono,  ginnaste, atlete, erano le giganti di mont'e prama, protagoniste delle Eracliadi
ed altro ancora...  

notizia (segnalata dalla sempre eccellente, attenta e sensibile Gratzia Pinna​.. grazie!)

“#creepto
Sepolto con un'ascia come cuscino circa 24.000 anni fa.
L'uomo di Mentone, scoperto nel XIX secolo, continua a regalare sorpresa.
Morto in età avanzata (37 anni) e probabilmente in seguito a una ferita da guerra/caccia, alto circa 1,90m rappresenta l'idea perfetta di guerriero.
Non fosse che si è appena scoperto che è una donna”

“riviera.it
Appartiene a una donna di circa 37 anni e non a un uomo, come erroneamente ritenuto fino a qualche anno fa, la sepoltura rinvenuta, nel 1872, nella grotta Caviglione del sito archeologico dei Balzi Rossi, situato al confine italo-francese di Ventimiglia.
La scoperta scientifica è del 2016, ma la comunicazione al grande pubblico è avvenuta, stamani, all’inaugurazione del nuovo allestimento del Museo Preistorico di Balzi Rossi”
da riviera. it sono anche le foto della gigantessa

“il giornale.it
La sepoltura, caratterizzata da una cuffia formata da conchiglie e denti di cervo e un corredo di ossa di cavallo, è quella di una donna di epoca gravettiana, ventiquattromila anni fa, di alta statura. Le indagini scientifiche hanno permesso di scoprire che morì in età avanzata per l'epoca: circa 37 anni. L'ossatura, inoltre, riporta una ferita da difesa e attesta la gestazione di almeno un figlio.”

“wikipedia
la singola sepoltura, scoperta nel 1872 da Émile Rivière nella grotta del Caviglione ("Uomo di Mentone"): si tratta di un individuo di alta statura (circa cm 190) che indossava un copricapo di conchiglie e denti di cervo. Il corpo era ricoperto di ocra rossa, sepolto sul fianco sinistro, rivolto verso occidente, con le mani vicino al volto e le gambe ripiegate;”

“Balzi Rossi è un toponimo dato a una spiaggia (nota anche come "spiaggia delle uova"),
un museo e un complesso di grotte in cui sono stati scoperti, a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, diversi reperti di epoca paleolitica.

Il sito archeologico è situato nei pressi della frazione Grimaldi di Ventimiglia, a poca distanza dal valico di frontiera di Ponte San Ludovico tra Italia e Francia.

Il luogo deve il nome al tipico colore della roccia meteorizzata, una falesia alta circa 100 m formata da calcare dolomitico ricco di minerali ferrosi. “

“liguria.italiaguida.it
Da dove provenissero i Ligyes (poi Ligures), resta un mistero, di certo si sa che commerciavano economicamente e culturalmente con gli etruschi e con i greci abitanti delle coste”

trovata Tra italia e francia.. più o meno dove punta una delle rotte della mappa di baunei,

in una grotta ricca di incisioni, o meglio scritte in antico alfabeto sardo,

in liguria, dove le connessioni con la sardegna si sprecano, a partire dalle innumerevoli scritte in antico alfabeto sardo

cranio dolicocefalo, come l’85% dei ritrovamenti in sardegna,

con una cuffia a rappresentare l’identità con la dea madre,
nella spiaggia delle uova..

una cuffia che ricorda tanto inoltre la filigrana sarda…

e una vezzosa cavigliera ancora indosso, che forse non era così tanto vecchia, doveva crescere, ancora…

probabilmente a protezione di una zona ricca di minerali ferrosi, che chi poteva utilizzare, 20mila anni fa,
(e quindi l'età del ferro non inizia qualchemila anno fa, ma moltimolti mila anni fa...)

madre, e guerriera, che bisognava essere madre,
per potersi imbarcare..

... e non so perchè,
ma a guardarla, a me mi, sembra molto serena,
... e non so perchè,
non riesco a non provare tenerezza, per lei..

però, io ve lo continuo a dire.. non fatele arrabbiare..

janas, unmetroenovanta, senza tacchi …
__________

aggiornamento di stato..

donna di ostuni, unmetroesettantamadeveancoracrescere

__________________

aggiornamento di stato

nelle foto, anche

scheletro da Cuccuru is Arrius, Cabras, datazione ufficiale dovrebbe essere 4.800 ac.



testa in una ciotola, corona di conchiglie.
un primo tentativo di rappresentare la "cuffia" o "testa della madre"?

così fosse, aldilà delle datazioni ufficiali, potrebbe essere una realizzazione antecedente alla Madre trovata in Liguria
e alla sua consorella pugliese?

____________________________________

aggiornamento di stato..

unmetroeottantasiberiane...

#pulla_puglia,
unmetroesettantadiostuni

grotta paglicci, Puglia
unmetroesettantasenzatacchi  

#russia   30.000 anni fa,

longobardia, guerriero col bacino da donna  

Perù, donna cacciatrice (grazie Roberto De Leo)

Vulci, luogo del Bronzetto della Sciamana Sarda,

unmetroenovantasenzatacchi, dalle ande con eleganza...

aggiornamento di stato
e fra i reperti ritrovati a fianco alla gigantessa, (ultima foto)
uno spicca per delle incisioni in antico alfabeto sardo, che potremmo tradurre con "urur".. un termine che può essere collegato ad "acqua", "umidità", ma anche calore.. forse perlappunto "madre"..

e dalla Francia un altra cuffia delle madri..

pppps
ancora una conferma delle nostre tesi.
la venere di willwndorf, in realtà fu prodotta in italia, con materiali riconducibili alla zona del lago di garda "sega di ala". se "Hala" è il nome che noi attribuiamo alla "prima madre", i torni iniziano a contare..
La "cuffia della madre" è un segno distintivo di una cultura matriarcale diffusa, che non aveva timori nel viaggiare per migliaia di km...


e... gli stessi materiali sono riconducibili al territorio ucraino ..



_________________________________________________

clikkai innoi po is photos

_________________________________________________

"condividere libera mente"

creative common non commerciale non opere derivate, cc by-nc-nd 4.0, marca temporale depositata davide cocco, condivisione libera


0
recensioni
Torna ai contenuti