Babbaiola, B Abba Y El, Madre dello Scarabeo Egizio

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Antica Civiltà Sarda
Una civiltà antica e trascurata, ignorata e negata.
Una terra dai 20mila Nuraghe, dalle migliaia di Tombe dei Giganti, Domus de Janas,
dolmen, menhir, car ruts, pietre scritte, cerchi su pietra...
La più antica civiltà navigatrice del mediterraneo, la Terra del Nuovo Inizio,
La Sardegna dove è nata la scrittura, e di cui cercheremo di raccontare la storia mai raccontata prima...
Janas Sardinia,
Quello che per gli altri popoli è mito, per i Sardi è storia...
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Babbaiola, B Abba Y El, Madre dello Scarabeo Egizio

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Pubblicato da davide cocco in Sardegna Egitto · Sabato 01 Set 2018 ·  7:00
Tags: babbaiolababbayabbayhhelhalascarabeofenicietruschicartaginesisigillokhepriranunegittofaraonijanasdeamadresardegnasardamadrematerishtyristrotirsocabrasgigantimonteprama
Babbaiola Sarda, Madre dello Scarabeo Egizio

 
Quante cose abbiamo letto sul motivo per cui lo scarabeo è non solo sacro, in Egitto, ma supersacro?

 
Tanto sacro che poi ce lo ritroviamo ovunque.. Fenici, Greci, Etruschi, Cartaginesi fino ad arrivare ai Cristiani (questi per poco tempo.. finchè erano cristiani davvero, in pratica).

 
Anche in Sardegna se ne trovarono in quantità innumerevole, conservati così bene che nessuno sa più dove sono...
 
Comparso in egitto all’incirca nel 2.000 ac, lo scarabeo simbolo sacro si diffonde però in maniera importante però solo circa nel 1.500 ac.

 
I faraoni si ci facevano seppellire insieme, con uno scarabeo posto sul cuore, era simbolo di resurrezione, era simbolo di RA stesso, il dio sole , oppure era il nome del dio del Sole del mattino, KHEPRI, quello che “svegliava” RA, il quale permetteva a NUN (dea del cielo) di “rinascere”… per capirci…

 
importante.. mica micio micio bau bau..!

 
ma però…

a me che gli egiziani, chiunque fossero, abbiano visto uno scarabeo rotolare palline di sterco, e abbiano detto :
janas,
 
“guarda, assomiglia proprio ad uno che porta il sole nel cielo, dev’essere proprio grazie a lui che ogni giorno dopo la buia notte rinasce il giorno, e il cielo azzurro e luminoso prende il posto della scura e paurosa notte, che altrimenti sarebbe eterna e teribbbile!!!..
dev’essere un dio!
Voglio essere seppellito con lui, mi ci farò una collana con lui, un pendaglio con lui, un anello con lui, un amuleto con lui, un sigillo reale con lui, lo avrò sempre con me !!!”

MahBoh.. per uno stercorario, a me mi (che non si dice, non fatelo leggere ai bambini) .. mi pare un po' esagerato..

 
A meno che queste caratteristiche non si sommino a qualcos’altro..

 
al fatto per esempio che lo scarabeo, sia naturalmente una rappresentazione di qualcosa già visto,
e in questo caso la cosa sarebbe alquanto diversa..

tipo “guarda, assomiglia a Ronaldo!!!” ecco una cosa simile.. e tutti a farsi le magliette, i capellini, le cover per i cellulari.. ecco, una cosa simile.

 
Allora mi sono chiesto.. Come sarebbe apparso, per gli antichi, vedere sulla schiena di tale insetto un simbolo già visto e già conosciuto, e magari riportato sulle statuette, magari delle dee madri, và, esageriamo, già scolpite migliaia di anni prima, e quindi adatte all’uopo

 
Il simbolo della grande madre, non era solo simbolo di nascita fisica, una madre ti mette al mondo, si, ma il suo compito non si esaurisce li. La madre ti assiste, ti accudisce, ti protegge, ti insegna, ti scalda…

ecco che oltre a archetipo della vita stessa diventa anche simbolo di nascita della conoscenza e insieme simbolo di protezione…

 
Allora si, ecco.. portarselo addosso, ha un senso. anche meglio di ronaldo, direi.

Farcisi seppellire insieme, con la speranza di tornare fra le sue braccia, ha un senso, apporre un sigillo sotto la sua egida, avrebbe un valore aggiunto.

 
e siccome il disegno sulle spalle dello scarabeo è identico sputato al simbolo rappresentato sul ventre delle dee madri sarde scolpite nel neolitico (datazioni ufficiali), ecco che tutta la faccenda assume un altro aspetto.

 
in Sardegna, circa 8.000 anni fa (secondo le date ufficiali, ovviamente), si scolpivano le statuette in terra di giganti, (esposte nei nostri musei),
i Sardi si sono poi portati fino in Egitto il culto della Dea Madre, con scarabei annessi, e nella cultura Egizia, questo ricordo è rimasto, fortemente, impresso.

 
in ricordo della dea madre.

 
note a margine.

 
già scrivevo tempo addietro di “EL” la dea sole…

tempo addietro anche scrivevo come Babbay, indicava una divinità femminile , sostantivo derivato dalla frase “B abba Y”, col significato di “la dea che nasce dall’acqua”, (che diventerà la mesopotamica “BABA”)..

 
e abbiamo visto come le Janas sarde avessero uno dei loro centri più importanti presso la foce fangosa dell’Istro/Tirso
 
se facciamo mente locale, un attimo poi scopriamo che in Sardo, lo scarabeo lo chiamiamo “Babballottu”, nome strano, ma non tanto strano se lo apriamo in “B abba Y / Lu tu” con “lutu/ludu”, che significa fango, sempre in sardo,
 
e la coccinella, “Babbaiola”, ovvero “B abba Y El”? dove la mettiamo?

E se “EL”, “HEL”, fosse una variante successiva di “HALA” “HAL”, la Dea Madre Alata ...

E se casualmente Babballotti, Babbaiole, Stercorari, avessero pure le ali?

 
Appare ancora più evidente il fatto che lo scarabeo e i suoi consimili fossero semplicemente simboli viventi, utili e rappresentativi, della dea alata, madre che protegge col suo calore e viene dal fango dell'antiche foci Sarde, tra cui quella del tyrso..?

 
Solo coincidenze, ovviamente, non fateci caso, la Sardegna è terra delle coincidenze …
le uniche coincidenze che non coincidono sono quelle dei treni, ma quella è un'altra storia..

 
tutte queste coincidenze invece volessero semplicemente dirci che gli egizi sapevano benissimo da dove venivano, che le loro origini erano nell’antica terra di Sardegna, dove la grande madre alata risiedeva con le sue figlie,
 
e che la sostituzione della dea madre alata col dio sole sia avvenuta solo successivamente,

 
ma mai sia stata sostituita nel loro cuore?

 
ps.

 
leggevo tempo addietro se non erro nel libro di Fabio Garuti, "la preistoria atomica", che in Sardegna (ma non solo in Sardegna) parrebbero esserci zone con valori di radioattività superiori alla media, giustificabili, credo, solo con esplosione di ordigni nucleari in situ.

Leggevo ancora che in caso di guerra nucleare globale, e livelli di radioattività invivibili per il genere umano, fra le poche specie animali a sopravvivere, ci sarebbero proprio i "babballotti".. insetti con esoscheletro...

 
chissà, forse guerra ci fu, forse scomparve quasi tutto, forse uno dei motivi per cui diventò simbolo della rinascita, è anche questo. forse gli esseri umani si nascosero sottoterra, e sott'acqua, e quando dall'acqua e dalla terra emersero, forse in Sardegna, fra i pochi esseri sopravissuti, trovarono loro, ... i babbayllot ...

 
chi lo sa..


 
“condividere Libera mente”
 
"babbaiola madre dello scarabeo"
CC BY-NC-ND 4.0 creative common non commerciale, marca temporale depositata davide cocco, condivisione libera..

ps..

possiamo fare un ulteriore riflessione ..

pensa che "khepri" scritto consonantico "khpr" e per una comunissima rotazione di "p" e "h", benissimo poteva dirsi "kephir".

il kephir è un cibo ottenuto per fermentazione del latte, parrebbe che originariamente fosse latte di capra del Caucaso.

 
abbiamo visto come "ra" sia radice legata al calore, e alla fermentazione, oltre che dio sole egizio e così anche "kephir".

 
kephir, inoltre, con due passaggi lessicali a ritroso, da "p" a "b", da "e" ed "i" ad "a", otteniamo "kabar" che è anche una città in Croazia e un coltello da guerra dei marines americani..

ma se facciamo un inversione letterale e passiamo da "kabar" a "kraba"?
otteniamo la capra da cui ottenere il latte fermentato che oggi sembra essere ritenuto un cibo miracoloso..

 
ma ka-ba-ra, ancora può avere significato di "soffio vitale, che nasce dal caldo".. caldo che io personalmente collego al calore della madre, sia esso il calore delle ali o il calore del ventre materno..
 
 
Madri che però forse facevano fermentare tutto il fermentatabile, come metodo di conservazione, visto che già abbiamo visto che nel fare vino e produrre birra erano maestre...



e forse in Egitto si portarono dietro anche le capre, antamila anni fa..
 
 
"ka ba ra, vita che nasce dalla madre" , si associa bene al fatto che lo scarabeo porti il segno delle statue sarde della madre, e ci sta anche che rappresenti il sole, che appunto è "sun", "san", "son", figlio, della grande madre.
 
 
è tutto collegato...

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