Miele, Melata, Abete, e Cure Naturali

ACS      Antica Civiltà Sarda
Antica Civiltà Sarda
Una civiltà antica e trascurata, ignorata e negata.
Una terra dai 20mila Nuraghe, dalle migliaia di Tombe dei Giganti, Domus de Janas,
dolmen, menhir, car ruts, pietre scritte, cerchi su pietra...
La più antica civiltà navigatrice del mediterraneo, la Terra del Nuovo Inizio,
La Sardegna dove è nata la scrittura, e di cui cercheremo di raccontare la storia mai raccontata prima...
Janas Sardinia,
Quello che per gli altri popoli è mito, per i Sardi è storia...
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Miele, Melata, Abete, e Cure Naturali

ACS Antica Civiltà Sarda Circolo Di Ricerca Indipendente
Pubblicato da davide cocco in janas, donne sarde · Domenica 20 Ott 2019
Tags: ACSBlogMieleMelataAbeteCureNaturaliSaluteBenessere.
L’altro giorno, con un amica, abbiamo riso di come funzionava il mio cervello..

“ma ascolta, io non lo capisco, come ti vengono in mente certe cose che scrivi…”

Mi fa, lei. E io..

“eh .. è che io ho i neuroni come al mercato.. cioè, non è che sono connessi con le sinapsi, come i neuroni normali, e si scambiano le informazioni belle ordinate..

loro sono connessi come i box del mercato, si gridano le cose da una parte all’altra, così le cozze si mischiano con la verdura e il formaggio col pesce...” ..

E si mette a ridere..

“eh.. ridi, ridi.. così, è .. bello il mercato, ma avercelo in testa… “
Così, tra il serio e il faceto, senza coscienza del reale interesse da parte vostra,
ho pensato di condividere con voi una tipica “paio d’ore” al CoccoMarket..

allora..

Si, la mia insegnante delle elementari, me lo ha detto che non si inizia una frase con “allora, dunque, quindi” etc etc… perché stai iniziando il discorso, diceva. Ma io non ce l’ho, un discorso finito, in testa, per cui non ne inizio mai, uno nuovo, è sempre, il proseguimento di qualcosa…
Quindi…
Una amica (un'altra), mi manda delle foto, stupende, di “pietre” trovate in giro per i monti, insieme a delle foto di domus sperdute nei boschi, una località discretamente in alto, .. pietre che mi chiede, “ti sembrano scritte”?

Certo, che sono scritte.. alcune richiederanno tempo, per essere decifrate, ma una è proprio un pugno in un occhio..
è un “segnale”, un cartello, facile facile, c’è scritto “A”.

“A”, indica la presenza di Abeti. Abeti Bianchi, per l’esattezza…

“ci sono abeti, da quelle parti?”

“no” -doccia fredda – “qui non ce n’è, ma nella collina di fronte si” – figo.. “ma non sono antichi, sono stati piantati durante una riforestazione, tempo fa”..

“uff”..

Vabbè… ma a me, non mi convince.. mi ricordo che avevo letto da qualche parte di “abete bianco” in Sardegna.. vedo se lo trovo.

Macchè, non lo trovo.. vabbè. Inizio da zero.. dunque, Abete…

“E' una pianta molto antica, presente sulla terra già cinquantacinque milioni di anni fa e assai longeva (può raggiungere anche gli 800 anni d'età).

Ha portamento maestoso e forma slanciata e conica (raggiunge i 50 m d'altezza)”

Pianta antica.. ci sta…

“Il legno ricavato dall'abete bianco è tenero, di colore bianco, con venature rossastre; ha struttura eterogenea e presenta numerose nodosità che ne rendono difficile la lavorazione. Viene usato per ossature di tetti e per lavori grossolani; per la sua risonanza lo si adopera in liuteria”

Bianco e rosso, liuteria, suono .. inizia ad essere interessante..

“Data la buona resistenza se completamente immerso nell'acqua, lo si utilizza per pali di fondazione; se ne ricava anche pasta di legno per l'industria della carta”..

A questo punto inizio a ridere …

“costruzioni su terreni cedevoli, Paul, gallina, dea madre, palude … perfetto”

“industria della carta” .. ecco .. figuriamoci .. questo abete, è interessante davvero. Carta, almeno (almeno) 6000 anni fa…

Ok.

“Dalle sue foglie e dal legno si distilla l'esenza di trementina, usata in medicina per distorsioni e contusioni”..

Curativo, anche, perfetto per le antiche donne…

“meno pregiato dell'Abete rosso, è impiegato per mobili ordinari, travature per edilizia, liste per pavimenti (parquet) e costruzioni navali (un tempo usato per alberi da nave)”..

Bingo .. pure gli alberi delle navi… questo albero, è perfetto.. non può essere una coincidenza..

“Molte delle grandi foreste pure di abete bianco che si incontrano oggi non sono spontanee, ma sono state piantate dall'uomo. Sugli Appennini, infatti, l'abete bianco cresce insieme al faggio, alle quote più basse di diffusione di quest'albero (700-1200). Oggi ne sopravvivono solo pochi esemplari sul monte Cimone, sull'Amiata, sul Gran Sasso, sui monti della Laga e in Calabria sul Pollino e in Aspromonte.
Nell'antichità era invece diffusissimo, come ci ricordano molti scrittori latini, tra cui Virgilio”.

Le foreste però, sembra siano state ripiantate in gran parte dove già era presente in precedenza, la quota è compatibile con l’altezza del luogo, l’abete era diffusissimo..

Perché in Sardegna non avrebbe dovuto esserci, l’abete bianco , quale sarebbe stato il motivo? Quello rosso, no.. cresce più in alto… ma quello bianco ha tutte le caratteristiche.. e c’è scritto..

“abete bianco .. “Abies Alba..” Alba, bianco.. Arba, albero.. albero bianco, abete bianco, ok.. ma Abis?

Abis.. Abis.. aspè ..

Api, Sardo, “Abis” .. preciso preciso..

Latino, apis, uguale
Gaelico, bees. Arrivato dritto all’inglese, pronuncia “Biis”, praticamente, “abis”senza la A..
Danese, bi, uguale
Inglese, bee, bi, idem
Gallese, gwenyn – gu\hen\yin .. più complesso, ma ci sta
Turco, ari, pronuncia Halie, ancora hala,ok
Giapponese, Hachi – Han Qi – madre e musica
Greco, melissa – meli\issa – lei miele
Islandese, bì, di nuovo,
Kazako, ara-hala
Maori, pi- uguale a bi, uguale ad abi
Russo, pchela – ci-la, qi – hala
Spagnolo, abeja – abe ha(na) …
Egizio, bit – ape simbolo del basso egitto, tra l’altro..
Ebraico, deborah\dvora \dbora – d\bar – bar, figlio, da approfondire. Api figlie di chi?

Ok.. radice diffusa, radice antica.. ci sta. “Abis, Ape”..

“Abis Alba” … “albero bianco delle api” … un significato .. un etimo con un senso.. forse..

Api era dio toro, ma in sardegna, quello che sembra toro, è madre, alata.. avrà a che fare con le api?

Me lo segno ..

Ma poi si fa il miele, dall’abete.. ? boh .. mai sentito, miele di abete…

Miele … ?

Sardo, Meli. L’abete, secondo l’antico alfabeto, è Ailm, letto al contrario, Mlia. Cognome sardo, milia, stesse consonanti di MeLi, miele.. sta a vedere …

Miele..

 Latino, mel –, uguale al sardo .. M-Hel amma hala, madre alata.. ok
Gaelico, mil
Danese, honning
Inglese, honey – hana\y letto al contrario, yana – yoni
Gallese, mel
Turco, bal – b\hala,
Giapponese, hachimitsu – hachi mitsu – han qi mitza, tre ligue diverse, madre suono fonte, ma abete, è “momi” troppo simile a mamma, con ideogramma in parte uguale al pugnale ad elsa alata… e albero, “ki”...
Greco, meli
Islandese, hunang pron hu-aungb
Kazako, bal b\hala
Maori, honi, hana – yoni
Russo, med pron mied
Spagnolo,miel
Egizio, elasal LSL, hala sh hala?
Ebraico SHBD\SHV , shin (sh) bet (b\v, sostituzione b-v, come nel sardo bitti\vitzi), daled (d) – shbd\shvd acqua che nasce da “D”..

Ok. Anche miele, meli\yoni, pare proprio essere un nome sufficientemente antico, e con significato condiviso da popoli lontani, nel tempo e nello spazio…

Era importante questo albero, per mille usi che ne facevano, ma se prende il nome da Api e Miele..

Fammi vedere..

Miele di abete.. no. Miele no.

Melata, di Abete.. ecco. Melata, di Abete, si..

La melata di abete è antisettica per le vie respiratorie, vabbè, e normale
Ricca di vitamine e minerali, vabbè, tutto il miele lo è..
Ricca di oligosaccaridi, aiutano a ripristinare la flora batterica… interessante, ma vabbè..

Ecco, questo si.. “caratteristica unica, è efficace nel combattere la candida” eeeccooo …

Antiche donne sarde.. avevano un rimedio naturale anche per la candida..  candida, nome scientifico, candida albicans, alba\ bianco, arba\albero, can-cun ( come in messico..), vagina ..

albero bianco, che cura la malattia bianca della vagina.. bianco su bianco, sembra quasi il principio della medicina omeopatica.. figo..

Che donne…!

scritta antica, almeno 6000 anni fa..

“A”, è “Ailm”, Miele .. 6000 anni fa, ma sicuramente più vecchia.. miele pure, a questo punto, lo usavano almeno 6000 anni fa, e credo sia un primato mondiale…

Questo è interessante, si ..

ecco..

“scusa”, chiedo .. “ma da quelle parti, ci sono arnie, miele… qualcosa di simile?”

“guarda, ad un paio di centinaia di metri, ci sono delle arnie, che il proprietario mi ha detto averle ereditate da suo nonno, e suo nonno da suo nonno.. credo siano li da chissà quando” ..

Ecco.. figo.. lo sapevo..

“Ma si usa, il miele da voi?”

“qui da noi, si usa solo miele, da sempre..”

Ecco.. lo sapevo.. forse oggi non ce n’è, abeti, li .. ma prima doveva essere pieno.. di abeti, e di api , e di antiche donne sarde, che allevavano le api, ne raccoglievano il miele, e scrivevano sulla pietra ..

“dove devo andare, a prendere il miele?”

“vai su, segui il sentiero, c’è scritto, dove ti devi fermare..”

“poi mettilo in quella Domus, quella con l’entrata a forma di cella di api, esagonale.. ok?”
“ok. Vado…”

Almeno 6.000 anni fa..

Però aspè .. e Aristeo?
Aristeo chiunque fosse, insegnò ai Sardi ad allevare le api, ad usare la cera, ma a questo punto almeno 6mila anni fa.. quindi non è Greco manco per idea, ovviamente, ok, e la cera non l’hanno inventata gli egizi, e aspè, Aristeo fondo la città di Cagliari..
(Collectanea rerum memorabilium del geografo Gaio Giulio Solino –, evoca infatti, come si è visto, la mitica fondazione della
città di Cagliari da parte di Aristeo, figlio di Apollo)

Cagliari Kalaris, chiunque fosse Aristeo, forse era donna pure lui, un Hala\s\teo, teos, beos, bos, b\ou\s , una madre alata che nasce dall’uovo e dall’acqua, più o meno, un hala teo, dio\dea alata, che fondò la città di Cagliari, Kalaris …

almeno 6.000 anni fa… ahhh.. bella questa.. bisogna che ci scriva qualcosa su…

si, credo lo farò .. dopo riordino le cose, e butto giù qualcosa,
adesso mi faccio carasau e miele .. come loro.

però abete bianco... è l'abero di natale... l'albero di nou el ... anche su questo, bisogna che scriva qualcosa..
vuoi vedere che oltre ad aver dato i natali al natale, le antiche donne sarde hanno anche "inventato"l'albero, di natale...

e il nome latino dell'abete, deriva dal sardo..
chissà gli altri alberi.. vabbè, poi ci penso..

e anche il nome della candida, in latino, deriva dal sardo... chissà le altre malattie.. vabbè, poi ci penso..

vabbè, ma sono altre prove che il latino, deriva dal sardo.. vabbè, poi ci penso..

vabbè, poi ci penso...

ma nel frattempo ..

vedere le api all'opera, è un esercizio che io trovo  vicino alla meditazione, e si impara presto, che se ci si muove con  garbo e lentezza, senza mettere loro paura,  non si rischia niente...  nota i loro "stivali" di polline.. "bottinatrici", "botte/stivali",  "buttinu" in sardo, "bottino" e anche.. "bottane".. ma anche  food/foot/futti.. e "un fottio" per moltitudine.. senza dimenticare la Sardissima Bottarga...
quanto abbiamo  imparato dalle api, "bee" o "abi".. essere, in senso stretto? e quanto  possiamo imparare ancora, da loro?



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per ora, come sempre,
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"Janas Sardinia, quello che per gli altri popoli è mito, per i Sardi è storia. Scritta"


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