DDJ 12 Domus de Janas, Mont'e Prama, Chi Hera Davvero

ACS      Antica Civiltà Sarda
Antica Civiltà Sarda
Una civiltà antica e trascurata, ignorata e negata.
Una terra dai 20mila Nuraghe, dalle migliaia di Tombe dei Giganti, Domus de Janas,
dolmen, menhir, car ruts, pietre scritte, cerchi su pietra...
La più antica civiltà navigatrice del mediterraneo, la Terra del Nuovo Inizio,
La Sardegna dove è nata la scrittura, e di cui cercheremo di raccontare la storia mai raccontata prima...
Janas Sardinia,
Quello che per gli altri popoli è mito, per i Sardi è storia...
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DDJ 12 Domus de Janas, Mont'e Prama, Chi Hera Davvero

ACS Antica Civiltà Sarda Circolo Di Ricerca Indipendente
Pubblicato da davide cocco in janas, donne sarde · 13 Luglio 2018
Tags: janasheracleolimpiadieracliadimonte_prama
Mont'e Prama, chi Hera davvero?

Dunque Dunque..

siccome questo fine settimana se riesco me ne vado in giro a vedere qualche posto, vi lascio qualcosa da leggere, sperando che male andando, almeno vi concili il sonno in spiaggia...

vi ho già fatto abbastanza "la testa ad acqua" su come secondo me la società in sardegna fosse composta prevalentemente (non esclusivamente, ovviamente) da donne,

e anche ho ipotizzato che i giganti di monte prama, in realtà fossero delle gigantesse.

e che i personaggi raffigurati con occhi concentrici, in bronzo o pietra, in Sardegna, fossero rappresentazione delle bithias dalle doppie pupille di cui riferisce Solino.

ho presupposto che la Antica Civiltà Sarda fosse di indole pacifica, e battagliera solo se costretta.

e visto come la zona della foce del tirso con tharros/capofrasca fosse fondamentale sbocco a mare per le lavorazioni dell'ossidiana di monte arci, ma non solo.

però, di cosa ci stessero a fare, tutte quelle statue, li.. poco fuori Tharros, non ne abbiamo mica parlato..
e in realtà, a parte le ipotesi farlocche che riguardano le tombe sopra cui hanno trovato i frammenti, zero. nisba.
al solito, o tombe, o chiese, o guerre. altro in passato non si faceva, evidentemente...

e se invece fossero tutt'altro?
archi, scudi morbidi.. attrezzature da "janas"...
niente gladiatori, per quello servono schiavi, e loro non ne facevano, secondo me...

Ad un certo punto, mi è sovvenuto che una delle ipotesi proposte e formulate al riguardo di chi potessero rappresentare i Giganti di Mont’e Prama, era stata che i Giganti, arcieri, pugilatori, lottatori, fulminatori, non fossero guerrieri, come il pensiero automaticamente da per scontato , ma fossero rappresentazione degli atleti partecipanti alle Eracliadi, giochi dedicati ad Eracle, e antenati delle Olimpiadi.

e certo, ho pensato.. questo è più logico..

ho cercato al riguardo, allora, convinto che essendo una cosa appunto abbastanza logica, potessi trovare del materiale su cui lavorare,

ma ho potuto invece constatare che il solo Leonardo Melis aveva "osato" questa ipotesi.
per il resto, il nulla...

Non se ne abbia a male Leonardo, non ho letto il libro, per cui non conosco tutte le sue considerazioni, però siccome questa ipotesi ben si adattava alla mia visione di una società che non celebrava guerre e guerrieri, e visto che avevo recuperato il mirto da casa di mia mamma..) ho seguito quella strada, a modo mio, sfrucugliando tra i miei appunti e andando oltre...

alla ricerca delle donne sarde perdute...

quindi...

“secondo le versioni tramandate sull’origine dei Giochi da Pindaro e Pausania, una attribuisce la fondazione dei Giochi a Eracle, che li avrebbe istituiti per rendere grazie agli dei dopo aver ucciso Augia, re dell'Elide, che gli aveva commissionato la pulitura delle stalle e si era poi rifiutato di pagargli il compenso pattuito;
in quella occasione, fu consegnato ai vincitori un ramo d'ulivo, proveniente dalle fonti dell'Istro. premio che nel simbolismo olimpico sarebbe diventato l'emblema della vittoria.” cit.

“Eracle fu, probabilmente, in origine, un eroe dei Dori (chiamati dagli antichi “Eraclidi”); se nonché la fama della sua Colossale Statura e della sua eccezionale vigoria fisica si diffuse, portata dai marinai greci (?) che solcavano il Mediterraneo, in tutte le terre bagnate da questo mare”

Anche i dati raccolti dal georadar a mont’e prama parlano di un immensità di strutture, non ancora scavate, e forse anche quello che sembrerebbe una piazza, o potrebbe essere un’arena, o uno stadio, per cui risulta effettivamente plausibile che le statue fossero erette in onore e come simbolo degli atleti che partecipavano alle Eracliadi stesse, e quello di Mont'e Prama fosse luogo deputato allo svolgimento di tale competizione.

In tal caso, considerando l’importanza riconosciuta della Antica Civiltà Sarda e dell’Isola nel Grande Verde, ci troveremo effettivamente di fronte ad uno dei luoghi più importanti dell’intera Società Preindoeuropea.

Se Olympia è stata città sacra ed intoccabile, questa città ( tharros,talos,tolos,balos..) era Sacra già da tempo immemore, per il popolo Antico per gli Antichi…

Mont’e Prama, Tharros, molto, molto prima di Olimpia..
questo mi piace assai..

“Anche nell'Odissea sono descritte gare sportive che si svolgono nella mitica isola dei Feaci (leggi, Sardi);
pressochè identiche a quelle descritte nell’iliade, e che prevedevano tra l’altro, pugilato (ci sarebbe) , tiro con l’arco (ce l'ho) , lancio del giavellotto (la lancia..ok),corsa( magari quelli col gonnellino corto, più comodo) , lancio del disco (scudo tondo?, questo “sport” era una prerogativa dei feaci), corse di cavalli in un ippodromo (da scavare?) (che tra l’altro ci dice che i cavalli e i carri, i feaci, li conoscevano..)...

i torni iniziano a contare..

"in quella occasione, fu consegnato ai vincitori un ramo d'ulivo, proveniente dalle fonti dell'Istro"

eh.. ok.. ma qualcuno si è mai chiesto questo fiume , Istro, dove fosse, e le sue sorgenti ??

beh.. Istro (S/TR, pronuncia SH/TR), casualmente è inversione sillabica di Tirso, (TR/S, pronuncia TR/SH)..
toh, che combinazione...
e sempre per combinazione, SH/TR, se compro due vocali, diventa ISHTAR,
casualmente ishtar è dea alata con zampe di volatile, qui millenni prima che altrove..
e TR/SH, se compro due vocali e balbetto una sillaba, diventa TARSHISH.
e se compro altre due vocali e la H diventa dura, abbiamo anche gli eTRuSChi...

e niente, una volta che del puzzle hai trovato il cielo, le altre tessere si incastrano da sole...

ma fate finta di nulla, che ai tempi dell'ossidiana, tutte queste cose non c'erano mica..

allora,

Tirso, fiume nella terra di Eracle e nella Terra dei Tyrsenoi, e che sempre casualmente sfocia oggi un pochino a sud di Torregrande, (Oristano) ma che quando l’acqua era più bassa, qualche migliaio di anni fa, diciamo 9500 anni, per far pari con Nora, più a Sud, ma anche col Bau Mendula, qualche km più ad Est,

quando l’acqua era più bassa, dicevo, sfociava presumibilmente più ad ovest, in mezzo in mezzo tra quella che sarebbe stata una vera e propria Acropoli, ove sorge la città Sarda di Tharros, e la zona sacra di Capo Frasca, e a poca distanza dalla zona di Mont'e Prama, candidata ad ospitare il “Concorso” ginnico, le Eracliadi.

insomma, se un posto dovessimo identificare in Sardegna dove mettere un "Villaggio Olimpico", anzi "Villaggio Eraclico", direi che Mont' e Prama parrebbe ben adatto..

Anche perchè questo Tyrso ci pare essere non un fiume a caso, che solamente suona come l'Istro, ma proprio proprio un fiume legato a doppio filo alle Bithias dalle doppie pupille, ovvero delle Giganti di Mont'e Prama.

Infatti casualmente Le fonti del Tirso \ Istro dove Heracle è andato a prendere l'ulivo, per premiare i vincitori del primo concorso, sono contese tra i territori di Buddusò e Bitti.

Bitti come Bithias? è sufficiente che nel tempo il nome abbia perso una vocale, A, e abbiamo una corrispondenza precisa precisa..

Ma poi ancora casualmente Il Tirso ha tra gli affluenti, il rio di San Leonardo che nasce presso le omonime fonti nel Montiferru, e arrivato all'altopiano di Abbasanta cambia nome in rio Pitziu, Pitziu come le Bithie/Pizie,
oracoli che vedevano dove gli uomini non arrivano a vedere?
un altra casualità in Sardegna, terra del caso..

E il rio de Molò altro affluente che nasce ancora nell'altopiano di Bitti?

E il rio Mannu (rio de is Mannas ?) , che nasce dai monti tra Bitti, ancora, e Orune (Orione?), e si versa nel Tyrso presso le fonti di S. Saturno? ...

troppe coincidenze...

Abbiamo tre affluenti Bithias\Pizias, e una sorgente riferite alla zona di Bitti.
e una serie di statue con le doppie pupille, come le Bithie.

Bithie alla fonte, Bithie gli affluenti, Bithie alla foce.
Ishtar, Tarshish, Etruschi, Bithias, Pizie, Serpenti, Saturno...

tutto in uno, Emporio Sardo, promozione speciale..

Heracle, abbiate pazienza, allora, dove sembra coerente che abbia preso i suoi ramoscelli di ulivo (olivastro) , per premiare le Bithie, se non presso Bithia, alla sorgente del Tirso?

Le fonti del Tyrso, non sono un posto qualunque, sapete...

per darvi un idea dell'importanza delle sorgenti del fiume, a Bitti, si trova l'area archeologica di "Su Romanzesu"...

"Si tratta di un villaggio nuragico esteso per oltre sette ettari, vicino alla sorgente del fiume Tirso, e che comprende il pozzo sacro, un centinaio di capanne, due templi a megaron, un tempio rettangolare, un anfiteatro ellittico a gradoni, e una grande struttura labirintica".

c'è tutto.. è "Su Romanzesu" uno dei luoghi antichi più importanti della Sardegna...

anche un anfiteatro (ellittico?) .. ma non l'avevano inventato i romani?

anche questo in offerta speciale, insieme al pacchetto delle Heracliadi..

e per darvi un idea dell'importanza del Suono, per i nostri avi,
importanza che vado ormai rimarcando da tempo,

Bitti è anche centro principe del famosissimo e unico "canto a tenore",
canto che come su ballu tundu, arriva a noi dalla notte dei tempi...

... e basta con gli omaggi!!!

Ma ancora, compreso nel prezzo, nome antico di Bitti, è Vitzi, alquanto interessante, se lo applichiamo alle Bithias, che in questo caso prenderebbero la denominazione antica di "Vitzas", equivalente di "Fitzas", "figlie".

Ma ancora, senza aggiungere un euro, Bitti era "capoluogo" dell'area ove viveva l’antica popolazione dei Balari, elencata tra le Civitates Barbariae, che, come ci raccontano le fonti dell’epoca, si oppose strenuamente all’invasione romana.

Ebbene B\HALA, abbiamo già visto diverse volte che altro non significa se non "Nato dalla Dea Madre Alata".
Bhalari, Fitzus e Fitzas discendenti della Grande Madre, presente in Sardegna, che dopo migliaia di anni saranno ancora li, nucleo originario, che si opporrà strenuamente all'invasione romana...

niente di meno niente di più di quello che vado indicando da un pò di tempo, ovvero che le "Bithias" dalle doppie pupille, le Pitzias, le "Janas", Shamua, le madri sciamane,
altro non sarebbero che le "fitzas", le figlie della "Dea Madre Alata" rappresentata a Pula, Rappresentata nel Bau Mendula, scritta nel Cuccurada...

ma posto che le Heracliadi si svolgessero in Sardegna,
posto anche che a Bitti vivessero delle Bithias/Pitzias/Fitzas,
posto che Heracle sia andato/a li a prendere rami di ulivo (in realtà olivastro, di cui la barbagia di bitti era ricca)
posto che Bhalari erano discendenti della antica dea madre e
posto che le statue dei Giganti rappresentino le Bithias stesse..

perchè, le statue dovrebbero rappresentare delle Antiche Ginnaste Sarde...?

ci viene in soccorso ancora una volta l'antico greco, che essendo lingua di chi ha importato in casa sua le heracliadi, mi sembra legittimo prendere in considerazione.

Ginnasta…

In greco antico Ginastis, γυναστής. è quasi uguale..

Che a me mi pare però proprio una contrazione di "ginè/aisthesis",
ovvero “donne che percepiscono”…

Donne che Percepiscono …
Ma noi, le conosciamo già, le “donne che percepiscono”…

Shamane, ShaMua .. le Madri dell’Acqua… Le Donne Sarde collegate col Mondo “Oltre“, quelle che hanno portato lo sciamanesimo in tutto il mondo..

jana/aisthesis... ginnaste...

bithias, pitzias,fitzas, shamua, mater, vate, jin, majanas, janas, e anche

ginè aisthesis, ginnaste, protagoniste delle Heracliadi,

.. io le vedo, all'inizio dei tempi, aspettando l'imbarco, alla foce dell'Istro, nel delta fangoso, ingannare il tempo sfidandosi alla lotta.. un gioco, "ludu", iniziato nel "ludu" nel fango, del delta del fiume "Istru"...
una lotta Sarda, copiata, modificata, implementata, sempre protagonista nei "ludi" greci e romani, ma che ancora porta in Sardegna il nome del luogo ove nacque.

S'"ISTRUmpa"...

Ps. Istro era anche il nome del Danubio, secondo gli antichi greci.. ma visto che mi sembra improbabile che Eracle sia andato a prendere un rametto d’ulivo fin sul Danubio, rimango convinto che l’Istro sia il Tirso, e che invece il DANubio (in rumeno è Dunărea, in croato è Dunav, in bulgaro e serbo è Дунав/Dunav, in ungherese è Duna, in slovacco è Dunaj, in russo e ucraino è Дунай, in tedesco è Donau, in inglese e francese è Danube, in turco è Tuna, e per i greci antichi Istro), prenda più facilmente il nome dalle SherDan, che dal loro fiume principe, il Tyrso/Istro, nato anche lui dalle figlie della grande madre.

Hera/cle HALA/cle, "famoso per la sua colossale statura (e forza prodigiosa), parrebbe proprio comodamente aver fondato in Sardegna i "giochi" in suo onore, in onore di HALA, e alla Sorgente del Tyrso essere andato a cogliere l'ulivo per premiare le vincitrici, le migliori fra le "Bithias", le "Vitzas", le figlie della Grande Madre,

vincitrici in onore delle quali, come narrano i greci,
venivano erette magnifiche statue,

Kolossali...

e non a caso, (che "lui" sapeva più, di quanto osava dire),
"Kolossoi", le chiamò il "sommo" Lilliu...

Magnifiche statue, uniche al giorno d'oggi, distrutte, a questo punto, probabilmente, quando intorno al 4.mila ac, la memoria di quanto era, anzi, "Hera", e delle Istrioniche figlie, doveva iniziare ad essere cancellata...

ps
... Pensate che 4.000 ac sia un pò troppo? ...
se avete 5 minuti, date un occhiata a questo video...


pps


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e ovviamente,

"condividere, libera mente"

"Janas Sardinia, quello che per gli altri popoli è mito, per i Sardi è storia, scritta"

"Antica Civiltà Sarda al posto di Civiltà Nuragica"

"Essere Nati in Sardegna non è condizione necessaria ne sufficiente, per essere Sardi. Sardi per diritto dell'Anima"
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