Antichi Sardi, Navigazione e Canapa

ACS      Antica Civiltà Sarda
Antica Civiltà Sarda
Una civiltà antica e trascurata, ignorata e negata.
Una terra dai 20mila Nuraghe, dalle migliaia di Tombe dei Giganti, Domus de Janas,
dolmen, menhir, car ruts, pietre scritte, cerchi su pietra...
La più antica civiltà navigatrice del mediterraneo, la Terra del Nuovo Inizio,
La Sardegna dove è nata la scrittura, e di cui cercheremo di raccontare la storia mai raccontata prima...
Janas Sardinia,
Quello che per gli altri popoli è mito, per i Sardi è storia...
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Antichi Sardi, Navigazione e Canapa

ACS Antica Civiltà Sarda Circolo Di Ricerca Indipendente
c'è un piccolo dettaglio, di cui finora mi pare non si sia mai parlato, ma che secondo me andrebbe sottolineato, che qualche risvolto, primario e secondario, di una qualche piccola e sottile importanza, se lo porta dietro..
 
 
aduncasa.. (dunque..) ..
 
 
Partiamo dall'inizio..
 
 
A bordo delle navi, fino a non molto tempo fa, esisteva un materiale, assolutamente insostituibile.
 
non si poteva, come non si può oggi, concepire una imbarcazione senza cime e cordami, no?
 
 
e di cosa erano fatte, fino a poco tempo fa , i cordami di bordo, lo sapete?
 
 
Canapa.
 
 
dall'inizio della navigazione, fino a poco meno di un secolo fa, la canapa a bordo, era assolutamente insostituibile.
 
 
si parla infatti, storicamente, di di uso della canapa, canapa sativa, da migliaia di anni.
 
in tutte le marinerie storiche dai persiani ai (scusate la parola) fenici, greci, e romani,  tutti quanti facevano un grande uso di canapa sativa.
 
 
la canapa infatti è estremamente versatile.
 
 
Oltre al conosciuto utilizzo per la fabbricazione di cime e cordami, infatti, in canapa erano
 
le vele e le sartie, gomene per l’ancora, reti di stivaggio e da pesca, guidoni e vessilli, nonché la stoppa per il calafataggio (il materiale sigillante resistente all’acqua salata utilizzato per rendere stagne le assi degli scafi non perfettamente combacianti).
 
in canapa erano anche i vestiti dei marinai, reti da pesca, carte nautiche, le bandiere, perfino i giornali di bordo, ma anche i vestiti dei marinai, e pare pure le scarpe.
 
i teli delle cuccette, erano in canapa, le amache, i tendaggi..
 
 
una nave di media grandezza del XVI secolo poteva contenere da 50 a 100 tonnellate di canapa, da rinnovare ogni paio d'anni..
 
fino a metà del XX secolo, in nautica, il materiale principe a bordo, era la canapa. non è escluso che anche i Blue Jeans (che nome, vero?), in denim, derivato del fustagno, fossero originariamente più antichi, e inizialmente in canapa.
 
 
l'italia è stata a lungo il secondo produttore mondiale di canapa.
 
 
il resto è immaginabile, credo, ormai.
 
 
dato che storicamente si parla di fenici (scusate la parola), romani (etruschi, no? cartaginesi no? strano..) come utilizzatori massivi di canapa per le loro navi, è visto che pare logico e facilmente ipotizzabile che l'antica civiltà sarda, navigatrice ufficialmente almeno dal 4500 aC, abbia acquisito per prima, rispetto alle altre nominate, le competenze tecniche relative,
 
 
pare altrettanto logico che gli antichi sardi facessero largo uso di canapa prima dei popoli a venire, e che con l'incrementare del numero di navi (.."le loro classi militari erano numerose come centinaia di migliaia"..) si sia reso necessario espandere le coltivazioni, dalla Sardegna alle più vaste terre italiche, tradizione rimasta poi fino ai giorni nostri..
 
 
ma le nostre madri non erano solo grandi navigatrici, esportatrici di cultura e giustizia, tutrici dei popoli,
 
ma erano anche grandi esperte di botanica, conoscevano i segreti delle erbe e delle parole, curavano nelle domo sanaj, col suono e con le piante,
 
e sicuramente, sicuramente,
 
conoscevano della canapa anche le proprietà miracolosamente terapeutiche ...
 
 
che poi, nei loro porti, tra una istrumpa e l'altra, insieme a risolvere le controversie con una birra fredda, sia nata anche l'usanza di far girare il calumet della pace,
 
 
beh.. quella è un altra storia, di cui nel mondo di oggi non si può parlare, pena la possibile accusa di istigazione a delinquere..
 
 
anche se nell'immaginario collettivo, non possiamo comunque far finta di non sapere, il "nostromo", il più esperto dei marinai a bordo,
 
non può mancare di barba e pipa...
 
 
sicuro però, che fino a meno di un secolo fa,
 
la canapa, la canna\hanna, nei suoi usi pratici e terapeutici,
 
era compagna insostituibile, soprattutto ma non solo, delle società che avevano a che fare col mare e con la navigazione,
 
 
compagna molto probabilmente "adottata" almeno 6.500 anni fa, in Sardegna.
 
("almeno" 6.500 anni fa.
 
ma noi sappiamo che in realtà questo "almeno" dovrebbe essere seguito da 40.000, e non da 6.500.., quindi,
 
"almeno 40.000 anni fa"..)

 
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auto in canapa

Maria Ciuffia
Non  so degli usi "terapeutici", ma Teurapeuta, ϑεραπευτή, significa servo,  tziracco/a, teraccu/a, tzoncu/a, ossia chi accudidisce, cura...
A parte questo, mia madre dava i semi di canapa ai canarini, cardellini, pappagallini, coccodrillini di Orosei, per  farli cantare, io ho avuto delle bellissime gonne e "camicioni",  copriletti, tende in canapa, le bestie, nello stazzo di mia nonna la  mangiavano, e le cime delle navi erano fatte di questa fibra, fino a  quando non si svegliò Cossiga a vietare ogni tipo di canapa perché  incapaci di riconoscerla...





Davide Cocco
Autore
Amministratore
Vincenzo Cuccu, marjuana,  maria jana, marjana/margiana, marzana mraxiana... janas, volpi, rosse, donne speciali..


Giovanna Maria Loi
Su questo link cenno storico , non si usava luppolo, ma edera. i pub Inglesi ancora oggi appendono delle piante d'edera sugli ingressi

Davide CoccoAutore
Amministratore
Giovanna Maria Loi, diciamo che sicuramente conoscevano tutte, le bevande alcoliche..



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Quando in Italia si coltivava la canapa

Davide Cocco
Autore
Amministratore
Questo  è l'angolo di una vela cucita a mano realizzata nel 1800.   L'artigianato e la qualità del lavoro è sorprendente.  Questa è un'arte  perduta.  Le vele di tela erano fatte di canapa insieme a vestiti, corde  e il calafataggio usato per riempire gli spazi tra  le assi, tra le altre cose.  La canapa è 3 volte più resistente della  juta ed è stata preferita perché non veniva influenzata dall'acqua  salata.
Il lavoro  svolto dai velisti era impegnativo e non lasciava spazio a errori poiché  le loro vele sarebbero state ciò che riporta i pescatori a casa sani e  salvi.
a me, ha ricordato la pianta di certi nuraghe...

Tiziana Fenu
C-an- apa ..la donna dell' acqua...la C davanti non saprei Davide Cocco..che ti ispira?
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Davide Cocco
Autore
Amministratore
Tiziana Fenu, più che ispirare è scritto..
c aspirata,
Hana Aba. contenitore di/per acqua..
h aspirata spagnola, j. hana jana..
Han/can/cun/cunnu (che in inglese è fonetizzato ancora can/canna).
hanaba, honey/ba.
hanaba, haou nebout, honebu...
honey hanoy, innoi est





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