Giro del Mondo Giappone e Ritorno

ACS      Antica Civiltà Sarda
Antica Civiltà Sarda
Una civiltà antica e trascurata, ignorata e negata.
Una terra dai 20mila Nuraghe, dalle migliaia di Tombe dei Giganti, Domus de Janas,
dolmen, menhir, car ruts, pietre scritte, cerchi su pietra...
La più antica civiltà navigatrice del mediterraneo, la Terra del Nuovo Inizio,
La Sardegna dove è nata la scrittura, e di cui cercheremo di raccontare la storia mai raccontata prima...
Janas Sardinia,
Quello che per gli altri popoli è mito, per i Sardi è storia...
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Giro del Mondo Giappone e Ritorno

ACS Antica Civiltà Sarda Circolo Di Ricerca Indipendente
Premessa..
“capita che fai una strada di campagna, e vedi una collina, e da lontano pensi
"sembra che li sotto ci sia qualcosa"...
poi ti avvicini vedi le linee bianche e pensi
"sembrerebbe una costruzione a 3 piani"..

https://www.facebook.com/groups/antica.civilta.sarda/permalink/2340345539553316/

conseguenza:
torni a casa, e con le sopracciglia inarcate di un bambino vecchio (vabbè.. anziano..) apri il computer, e vai un pò a vedere se c’è qualcosa di interessante, dietro quelle due fila di conci .. sai com’è dopo antamila anni, le cose, anche se fatte in Sardegna, si consumano...

torni a casa, apri il computer, e ti versi un goccino piccolo piccolo di mirto antico, quello che è rimasto in infusione così tanto tempo che della bacca gli ha estratto anche l’anima, dopo il succo della polpa, e i tannini dei semi ..
E in effetti...

cerco di essere sintetico, che mirto ne ho poco...

Vista dall’alto, questa struttura somiglia molto a delle strutture ben conosciute, famosissime.
L’unico “problema” è che queste strutture, pressochè identiche, le troviamo non in Sardegna, non in zone limitrofe, ma dall’altra parte del mondo, in Giappone.

In Giappone esistono infatti quelle che vengono chiamate “Tombe Kofun”, costruzioni fuori terra, datate dal 200 al 500 dC, dalla forma cosiddetta “a serratura”, e la cui pianta è stata paragonata, dal sottoscritto ma non solo, ovviamente, alla pianta dei cosiddetti “pozzi sacri” in Sardegna, più famoso fra tutti il “Pozzo di S.Cristina”, Paulilatino.

La differenza fondamentale, che ne ha negato sempre l’assimilazione, è che le strutture Sarde sono “ipogee” ovvero sottoterra, mentre le Giapponesi sono “apogee”, ovvero fuori terra.

E’ asseverato che le prime “Kofun” Giapponesi furono ottenute sagomando delle colline, fino a fargli assumere la forma voluta, e buona parte delle Kofun consta di sovrapposizione di 3 “anelli” sovrapposti, 3 terrazzamenti, in effetti.

Il risultato ottenuto, comunque, sia in caso di modifica umana di elementi naturali, sia in caso di edificazione in toto, è quello di ottenere strutture immense, le più grandi lunghe fino a 400 metri.
Davvero Impressionante...
Vediamo un pò questa cosetta che abbiamo invece in Sardegna...

Una struttura fuori terra, dalla forma a serratura, ottenuta molto probabilmente modificando la collina preesistente. Circa 250 metri di lunghezza.

Una struttura con 2 evidenti terrazzamenti ottenuti con immensi conci ad “L”, circa 2 metri x 2 x 1,5 circa, approssimativamente circa 6 tonnellate ognuno.
Il Terzo anello poteva essere in alto, ed essere crollato, o riutilizzato, o potrebbe essere ancora sepolto, chi lo sa.

Importante è osservare come la struttura appaia molto impossibilmente naturale, che la natura non crea file ordinate di conci ad “L”, che sembrano fatti in serie, e oggi evidentemente consumati da un infinità di mila anni, sagomando una collina a forma di serratura, o di Vagina, “Cunnu” per l’esattezza, come preferisco pensare.

Orientata ad ovest. Cioè, la parte “tonda”, l’uovo, la placenta, ad ovest, e il canale uterino, ad est.

Ovest. West, Ou Est.. l’uovo, è li...

mi pare carino, no? Ma già lo sappiamo, che i punti cardinali sono nati in Sardegna, compresa tutta la rosa dei venti... e lo sapete che le piante del mio giardino crescono verso la luce del tramonto?..
Si, magari non ve ne frega niente, però non è il caso di farlo notare, ajò...
Però chissà perchè, le mie piante trovano la luce del tramonto più “nutriente”... e chissà se in qualche modo così fosse anche per i nostri avi.. e chissà.
Forse ci volevano comunicare che la vera vita nasce quando questa sembra sia finita.. o forse è qualcosa di più semplice.  Ci penserò...

Una struttura, dicevamo, “Cerchio/Triangolo” ripetuta all’infinito, in Sardegna. Nei Pozzi Sacri, nelle Domus de Janas, nei Nuraghe (uno su tutti, il Piscu ce ne da un esempio spettacolare), sintomo di una cultura comune e continuativa nel tempo, attraverso i millenni immutata...

La dimensione dei conci, ci permette invece di ipotizzare una collocazione evidente della struttura al tempo dei costruttori megalitici, qualunque esso sia questo tempo, ovviamente, che nessuno si mette daccordo,  ma se proprio vogliamo inserire la costruzione in una qualche data, tendo a pensare che questa possa essere una delle costruzioni più antiche di tutta la Sardegna...

Se la assimilassimo, per esempio, alle piramidi bosniache, ritenute essere anch’esse ottenute attraverso la “sagomatura” di preesistenti formazioni naturali, e datate non ufficialmente, credo, fino al 30.000 aC. potremmo metterla più o meno li...

Ulteriore similitudine tra il sito Sardo e il Sito Bosniaco è che entrambi parrebbero insistere su una “superformazione” triangolare equilatera. Nel caso del sito Sardo, un triangolo di circa 1.000 metri di lato.
Esattamente orientato a Nord. Zero gradi, il vertice più evidente.

sempre riguardo dei tentativi di datazione, possiamo anche dare un occhiata a queste..

https://www.facebook.com/groups/Ancientology/permalink/2387831811305541/

Mhhh.. io di barbecue ne ho fatti tanti.. non so a voi, ma a me mi (eja, amemì) a me mi pare che qui di carne al fuoco ce ne sia davvero tanta..

Dimenticavo.

Una struttura Megalitica Sarda ottenuta per modificazione di conformazioni naturali, ci permetterebbe di ipotizzare (solo ipotizzare, per carità, non vorrei che qualcuno se ne avesse a male..) che anche quelle conformazioni similpiramidiche che punteggiano il territorio Sardo, e che gli appassionati gridano “sono piramidi, che sembrano piramidi, hanno la forma di piramidi, e le caratteristiche delle piramidi” e gli altri rispondono “macchè”, si potrebbe supporre siano conformazioni naturali, artificialmente modificate.

I Sardi lo sapevano evidentemente fare e soprattutto, ne avevano altrettanto evidentemente lo “spiritu operandi”, ovvero la propensione a fare.
In sintesi, Lo pensavano, lo progettavano, lo facevano.
Questo mi pare a questo punto alquanto innegabile.

Una struttura orientata ad ovest, assimilabile per certi versi alle Kofun giapponesi, per altre alle piramide bosniache, per altri alla cultura megalitica mondiale, vecchia, tremendamente vecchia. E orientata.
Bene.

Sto cercando di essere sintetico, ma non so se riesco.. per cui abbiate pazienza, con me ...

Se volete, fin qui è sufficiente, se siete invece masochisti, o vi piace immaginare (solo immaginare..) che la storia sia stata molto più interessante di come ce l’hanno raccontata, continuate pure a leggere, ma non ditemi che è colpa mia, però, che adesso vi faccio vedere una cosa che neanche sui bastioni di orione...

Vi ricordate “quando le antiche donne sarde volavano”? Non fate di si con la testa, che non ci credo neanche se vi vedo..

Ecco: https://www.facebook.com/groups/antica.civilta.sarda/permalink/2179713245616547/

Proviamo a vedere velocemente cosa succede se proviamo a “Volare” da questo ormai per me commovente sito,
ovvero proviamo a vedere verso dove “puntano” gli orientamenti, naturalmente cercherò di mostrare solo i punti macroscopici che mi hanno incuriosito in particolar modo.
Iniziamo a prendere in considerazione il triangolo principale. Equilatero, circa 1 km di lato, vertice a Nord.

Dunque, prendiamo il bus navobus o aerobus, fa uguale, direzione Nord.
Centreremmo in pieno Genova. Genova, Genoa, Jenoa, Janua, Jana. La nostra "porta" sul “continente”.
Sfioreremmo poi Milano, Zurigo, Stoccarda e Francoforte, città di importanza assoluta,
e forse ci fermeremmo a Brema, che la centriamo in pieno.

Non conosco la storia di Brema, ma mi fermo li, che mi piace che li volevano andare i “Musicanti”, vista l’importanza che personalmente attribuisco al suono nell’antica civiltà sarda..

.. Un asino, ainu (e torniamo anche al giappone), aijin, ai/jana. Un cane, fedele compagno delle Amazzoni, AmaThon, le madri sarde del tuono. Un Gatto, che con le “Majanas” si è sempre trovato bene. Un gallo, che preferivo una gallina, ma in cima all’albero della vita, o ai torii giapponesi, per esempio, c’è sempre un volatile, alla fine..

facessimo che  volassimo a 120 gradi, angolo inferiore sinistro,
arriviamo quasi indisturbati a pochi kilometri dalla piana di Giza. Hiza, la figlia.
sarà per quello che le statue egiziane avanzano la gamahon, maoni, melone, mba sinistra? Mah...
se volassimo invece a 240 gradi, angolo inferiore destro,
prima di tuffarci nell’atlantico ci fermeremmo pilu pilu sopra casa dei Guanci, Han/chi, le Isole Canarie Hana/Ra, che sappiamo quanta comunanza hanno tra costruzioni e antiche scritture, con la Sardegna..
Un triangolo che pare ovviamente messo a caso, mi rendo conto.
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Ho provato poi a vedere anche prendendo la rincorsa dalla madre collina, ma è davvero impressionante. Facciamo che vi faccio un sunto, poi se volete entriamo nel dettaglio.. perchè puntando esattamente ad ovest, possiamo fare tutto il giro del mondo, se vogliamo..
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Madre Collina, 270 gradi.

Facciamo finta di metterci in pizziri in pizziri (in punta in punta, per i madrelingua neosardi..) diamo un occhiata, e partiamo.
Subito subito atterriamo a Mahon, sulle baleari. Vi ricordate Mahon/Maboi? Ecco. Giusto per sottolineare come tutto sia assolutamente casuale.

https://www.facebook.com/groups/antica.civilta.sarda/permalink/2037921916462348/

poi sorvoliamo un porto (casualmente) in Spagna e possiamo atterrare in Portogallo, aereoporto “monte real”, ex aereoporto militare, riconvertito civile per uso turistico.
Da Qui possiamo fare un salto a Fatima, una quindicina di km più giù. Giusto fare l’aereoporto un pò distante, mi sembra, no?
Fatima, Fathima, Fazim, Fajin.
In Cinese, nel linguaggio delle arti marziali,
Fajin, “emettere energia con forza esplosiva”.
E un esplosione ci serve, che ci facciamo lanciare oltreoceano.
Se la forza è giusta, senza modificare un decimo di grado, atterriamo alla periferia sud di Philadelphia Filo/Delphi.. che magari qualche Bithia/Pithia/Pitonessa, ci fa trovare una tisana calda..
Philadelphia, 70 miglia da New York, 110 da Washington, per chi ama i numeri.

Luogo della redazione della dichiarazione d’indipendenza e della costituzione americana. Ma credo che le pitonesse in quei giorni, già non ci fossero più..

Del resto il nome antico dell’insediamento dei nativi americani, era “Shackamaxon”. “Shock Amaxon”. E l’affluente principale del Delaware, è lo “Schuylkill”, “Shull/School/Kill. Le Amathon, le MaIstras, qui, forse, sottolineo forse, subirono una delle prime grosse sconfitte...
Logico, farne il punto di ripartenza, impossessandosi di luoghi e memorie, da parte del vincitore...

Ok. Rewind, torniamo a casa, e facciamo il giro in retromarcia. Prendiamo la rincorsa per saltare il tirreno, ma dobbiamo stare attenti, che sfioriamo prima il Magnaghi e sorvoliamo poi il Vavilov,
https://it.wikipedia.org/wiki/Vavilov_(vulcano_sottomarino),
non so perchè, ma ste donne erano attirate dai vulcani...
Arriviamo quindi in Calabria, dove casualmente troviamo di qua, una cittadina di nome “Saracena”, e di la un fiume di nome “Saraceno”.

Poi andiamo a S.Maria di Leuca, e saltiamo a Corfù,
sorvoliamo la Grecia sopra Gonni, Tempi, Platamon, vediamo poi Lemno, passiamo ad un paio di km da Troia, e da Ankara, e una ventina circa da Baku, in Azerbaijan,

(https://www.facebook.com/search/top/?q=azerbaijan&epa=FILTERS&filters=eyJycF9hdXRob3IiOiJ7XCJuYW1lXCI6XCJhdXRob3JfbWVcIixcImFyZ3NcIjpcIlwifSJ9),

e ci facciamo una tirata fino a Pechino.. BeJin.. Bee/Jana,
prendiamo fiato, ripartiamo e ci fermiamo a riposare un attimo nella prefettura di Akita, in Giappone.

Da dove tra le altre cose arrivano i cani che anno la genetica più simile a quella dei cani Sardi...

https://www.facebook.com/groups/antica.civilta.sarda/permalink/1947406618847212/

https://www.facebook.com/groups/antica.civilta.sarda/permalink/1947461745508366/

da li, possiamo ricongiungerci idealmente o materialmente, alla California, Hala Forru, sempre direzione est, arrivando quasi giusto, saranno massimo una cinquantina di km dalla linea ideale, all’aereoporto di Shelter Cove.

https://it.wikipedia.org/wiki/Shelter_Cove

dove mo mi fermo, a riposare davvero.
Spero di trovare un luogo di ris/toro, o qualcosa del genere, dove approfittare della tipica e rinomata accoglienza Sarda.
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nel frattempo, Scusate il guazzabuglio, scusate il filo logico che un pò è andato a farsi benedire, scusate se insisto.
Quello, è un posto interessante...
E le antiche donne sarde, secondo me, volavano....
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“condividere libera mente” come sempre, se vi sembra.
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